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L’argomento è vastissimo, e ci sono parecchi punti da considerare. Inoltre, io non sono un trainista esperto. Tuttavia:

- per ciò che riguarda i fondali, consiglierei di fare un’uscita senza canne e solo con l’eco, annotando attentamente le profondità rilevate su una mappa (a meno che lo strumento non lo faccia in automatico). Certo, non penso sarebbe legale: bisogna leggere attentamente i regolamenti. Ma così “taglieresti la testa al toro”. E avresti un punto di partenza.

- Qual è l’andamento delle temperature dell’acqua durante l’anno? Hai grossi immissari (grossi se rapportati al lago) che permettano veloce ricambio delle acque? Questi due fattori sono fondamentali, perché potrebbero determinare la stratificazione o l’assenza della stessa. Gli strati d’acqua fungono da strutture essi stessi. Questo potrebbe portare a trovare “pesci sospesi” e non solo attaccati al fondo. Conosco alcuni laghi che, per vari fattori, non stratificano durante l’anno. In quei casi i pesci non sembrano avere comportamenti di “sospensione”.
Inoltre, gli immissari determinano accumuli di sedimento e formazioni di scalini/strutture etc. infine, sono sempre punto attrattivo.

- Quale è il foraggio presente? Cosa mangiano i tuoi lucci? Coregoni e persici si raggruppano in “palle” e vivono spesso in maniera pelagica. Questo potrebbe ulteriormente condizionare le tue scelte. Se ci dovesse essere foraggio e vive in tal modo, osserva anche dove questo foraggio viene catturato e a che profondità.

- Nostrani o verdoni? Le due specie differiscono per comportamento (a mio avviso)

-Acqua cristallina o torbida?

- sei a conoscenza di strutture sommerse come erbai et similia o è una distesa di fango? Già avere un erbaio che sta a cinque/sei/sette metri di profondità (e sapere dove esso sia) è utile punto di partenza.

Presumo comunque che tu stia pescando con esche già di una certa taglia.

L’analisi si potrebbe approfondire, ma ciò potrebbe comportare un numero di dettagli che potrebbe “tradirti” (ragionando in ottica di conservazione del posto).

Queste sono le domande che mi vengono di getto e che mi farei se dovessi affrontare un lago nuovo.

Spero di averti dato qualche spunto.

Bel report, bellissima esperienza!

Fino a qualche tempo fa, apprezzavo molto il viaggio specifico, interamente dedicato e attentamente studiato. Mi sono però reso conto ora della bellezza di viaggi più alla mano, con una buona dose di improvvisazione, che permette comunque di raggiungere interessanti risultati.

L’area baltica mi manca ancora per la pesca al luccio, ma, prima o poi, andrò.

Complimenti!

Grande Mura!
Sempre una marcia in più: eco o meno, qui c’è grande senso dell’acqua e percezione di cosa voglia il pesce!

Luccio di taglia e in forma!

Grazie Boss!

Auguri Boss!!!

Attendiamo a denti stretti, Andrea, che questo brutto sogno finisca

E quando finalmente potremo fare il nostro annuale raduno, la soddisfazione sarà ancora più grande!

Ricordo di aver visto un filmato di una water wolf calata a quaranta metri pescando i calamari in verticale (con treccia): si sentiva distintamente l’archetto chiudersi ... in acqua ogni cosa è meglio trasmessa

Questo dice molto sulla necessità della cura dei dettagli nell’approccio di alcuni peculiari spots

Personalmente, da quel poco che ho visto e so, credo che la pesca in mare sia estremamente tecnica, sopratutto per quanto riguarda la localizzazione del pesce.

Banalmente, la mia fortuna era conoscere uno spot in cui il pesce era pressoché stanziale, permettendomi così catture costanti malgrado le scarse conoscenze...

Ben fatto Sil!

Il barracuda è, a mia opinione, un bellissimo pesce. Ho trascorso diverse serate divertenti qualche anno fa grazie a loro, senza però mai doverne fare una “scienza” per catturarli.

Ricordo alcuni pesci combattivissimi e altri che si facevano quasi trascinare

Bel report!

I torrenti trasmettono sempre bellissime emozioni; qualche anno fa era una pesca a cui dedicavo buona parte dell’estate, e lasciava meravigliosi ricordi!

Grazie ragazzi!

Boss, hai sempre una marcia in più!

I miei complimenti!

È molto interessante vedere come pesci di acqua dolce (e viceversa) possano muoversi anche in zone apparentemente non adeguate a loro.

Giusto qualche giorno fa vedevo il filmato della cattura di un siluro lungo il litorale romano, su una scogliera artificiale, a circa 200-300 metri dalla foce del Tevere (da quanto ho compreso).

Alcuni si pronunciavano spiegando che, in occasione delle piene, si creino “corridoi” di acqua dolce che entrano in mare e permettono questo movimento inaspettato...

A tuo avviso, a che profondità la fast sinking riesce a lavorare se recuperata molto lenta?

Qualcuno invece ha mai provato qualcosa per i lucci? Pur essendo conscio dei danni che i denti potrebbero fare su una gomma morbida, in molti ambienti inerbati potrebbero fare la differenza. Diverse volte mi sono trovato a pescare su erbai non fittissimi ma che arrivavano fino alla superficie, e, sebbene spazio fra le erbe ve ne fosse, rendevano impossibile affrontare lo spot correttamente.

Personalmente, avevo provato a usare le 4play, diverso tempo fa, ma la “costruzione” dell’esca rendeva, a mio avviso, impossibile un successo in ferrata.

Questa discussione mi ha riportato a pensare a questo argomento, che, per me, era chiuso

Hai letto bene, Ilija, hai letto bene.... rimane sempre un retrogusto amaro al pensiero