Ho sempre visto le gare di pesca come un qualcosa di molto lontano dalla mia concezione di “vivere la pesca”: per me andare a pescare è un qualcosa di intimo, di rilassante, di stacco dalla noiosa e frenetica vita di tutti i giorni, momenti da passare sull’acqua in compagnia di pochi fidati amici o addirittura in solitudine.
Però c’è sempre una prima volta, e forse nella vita ogni tanto è giusto provare qualcosa di nuovo, quindi quando Ale a gennaio iniziò a proporci di andare nel mese di maggio, a fare l’Enduro Pike 2016 al lago di Endine, dove lui è cresciuto, l’idea ci è piaciuta fin da subito.
Il nostro obbiettivo non è mai stato “andiamo e vinciamo”, più che altro era “andiamo a vedere un posto nuovo pescando tra amici”, prima di tutto divertendosi e cercando di prendere qualche bel luccio, poi chissà…
La nostra spedizione rimane subito orfana del buon Stefano, che per motivi lavorativi è costretto a restare a casa, poi oltre a me ci sono Ale, cicerone e padrone di casa, per cui il lago di Endine è una specie di seconda casa, trasferitosi il Liguria per motivi di cuore, ma che appena può torna a pesca nel suo lago e Max, la star del gruppo, grande costruttore con già diverse pescate nelle acque del bacino bergamasco.
Dopo una serata passata in compagnia di Luca, lo storico amico di Ale, ed una notte mal dormita alle ore 9.00 del mattino inizia ufficialmente la nostra gara.
20 iscritti in totale, c’è chi decide di battere la zona sotto la partenza, chi come noi invece decide di battere più acqua, Ale fa da capitano, timoniere e cicerone, la sua strategia è di pescare veloci a canneto, insistendo nei punti caldi, fino ad arrivare ad inizio lago, zona ricca di erbai e che nel corso degli anni ha fruttato molti lucci.
La prima ora scorre tranquilla anche se in barca siamo un po’ stretti; arriviamo in un’ansa ed Ale dice “sotto quel tronco ne ho cavato più di uno…” lancio sotto il tronco ed ecco che Ale che prende il primo pesce del giorno! 81 cm, non male come inizio!
Cambiamo sponda e torniamo a battere il canneto, lancio il mio spinner auto costruito a filo canneto, mangiata delicata, e scappotto anch’io! Misurazione veloce come la luce ed è di nuovo in acqua 63 cm…un pinnello, però su auto costruito ha tutto un altro sapore.
Mangiamo durante gli spostamenti per non perdere tempo prezioso e peschiamo nei punti più promettenti, però fa veramente caldissimo, tanto che non vediamo più neanche una pinna, neppure ad inizio lago, dove Ale era convinto vedessimo qualcosa e dove insistiamo per molto tempo, però tutto è immobile.
Dobbiamo essere dalla partenza entro le 16.00, quindi decidiamo di pescare l’ultima ora in zona arrivo, ed arriviamo giusto in tempo per vedere che l’equipaggio più giovane composto da tre fratelli che pescano sul pedalò (Grandissimi!!!), stampano un 88 poco prima della fine della giornata.
Ale non è messo male, è secondo, mentre io tra chi ha pescato sono quello col pesce più piccolo, ma c’è ancora il secondo giorno.
Cena organizzata alla grande dagli organizzatori dell’evento, a mezzanotte siamo a letto, ma alle 5,15 già tutti in piedi: il secondo giorno si inizia alle 6,30 e fino alle 13,30 abbiamo tempo di migliorare la nostra posizione.
Il meteo mette brutto, ed infatti tutto il giorno pescheremo sotto una pioggia torrenziale, in più cediamo Max a Luca, dato che il suo compagno del primo giorno, è costretto a dar forfè causa la giornata troppo alcolica del giorno precedente.
La strategia del capitano è quella di insistere non troppo lontano dalla zona di partenza, andando dalla parta opposta del giorno precedente; siamo carichi come molle e picchiamo duro, però abbiamo solamente un paio di follower neanche troppo grossi, le prime ora passano così, sotto una pioggia incessante e senza prendere neanche un pesce…pausa caffè/pranzo per riprenderci un attimo e riordinare le idee…
Risaliamo in barca ed un'altra coppia ci dice che hanno visto un po’ di movimento dai pedalò...in men che non si dica siamo lì: che bello, di fronte ai pedalò c’è un bell’erbaio…ci passo sopra con lo spinner a tuono, una volta, poi una seconda, e la terza sbam!!! Pesce arrabbiatissimo!! Non è enorme ma è molto vivace, 83 cm! E supero Ale in classifica…Dovrei essere secondo ora! Bellissimi gli applausi della gente al bar quando hanno visto che l’abbiamo rilasciato, fossero tutti così…
Incontriamo Max e Luca che hanno perso 2 pesci, di cui uno quasi a guadino, che iella!
Torniamo in zona campo base e Max scappotta con un pinnello, poi Ale recuperando il suo amato Aglia Long grida: “pesce in canna”, lo porta sotto barca, e nel momento in cui si slama sono lesto a guadinarlo…
Settantello, in pratica gli ho guadinato il pesce che gli permette di superarmi in classifica…
Da qui in poi non succederà più nulla, peccato perché sarebbe bastato anche semplicemente un pesciolino da 20 cm per vincere il viaggio in Irlanda, però va bene così tutti contentissimi che in Irlanda andrà un ragazzo di 15 per vivere quella che sarà sicuramente un’esperienza indimenticabile.
Secondo e terzo posto! Non male per aver partecipato quasi per gioco, e comunque due giornate passate in ottima compagnia di 2 amici conosciuti a pesca sul lago e con la mia stessa
malattia passione.
Un saluto con una bella foto di gruppo con tutti i partecipanti e gli organizzatori dell’evento!
Edited by Sil7 - 10/6/2016, 15:22