Esistono luoghi nei quali non siamo mai stati e verso i quali ognuno di noi sente un’attrazione particolare, è difficile da spiegare, ma fin da piccolo ho sempre fantasticato di viaggiare ed ovviamente di pescare nelle acque del paese della terra origine dei Rapala: la Finlandia!
Sarà perché quando ho iniziato a pescare i Rapala erano il meglio che si potesse trovare sul mercato o sarà per colpa di un vecchio articolo su mosca e spinning degli anni ’90 dove l’autore aveva pescato da nord a sud nella terra di Babbo Natale, chissà, fatto sta che quest’anno ce l’ho fatta, sono andato e soprattutto ho pescato in Finlandia!!
Non c’è stato niente di premeditato e mai come questa volta il viaggio si è presentato a seguito di un’occasione alla quale non ho, anzi abbiamo, potuto dire di no…
Tutto è iniziato un paio d’anni fa, quando durante una trasferta di lavoro ho conosciuto un simpatico signore russo emigrato al di fuori del suo paese, con lui e con la sua signora c’è stato subito feeling, abbiamo continuato a sentirci ed a collaborare fino a quando ad inizio estate non se ne esce con la sua proposta alla quale non ho potuto dire di no: “Andrea, avrei molto piacere di invitare te e la tua famiglia in Finlandia, io vado tutti gli anni, affitto sempre un cottage sul lago, il posto è semplicemente paradisiaco…”.
E così acquistati i biglietti aerei ad un prezzo da bagarino, dopo una giornata di viaggio, giungiamo in paradiso…
Un cottage super fornito di qualunque confort sulle rive del lago Pettama, tra Jamso e Jyvaskyla nella Finlandia centrale, un posto da togliere il fiato per quanto bello!
Non sto nella pelle, ed il mio gentile amico, nonostante frequenti il lago da ormai quasi dieci anni non è propriamente quello che può essere definito un gran pescatore, conosce qualche punto buono, ma già dalla prima mattina di pesca capisco che non sarà facile…
Le nostre giornate sono impostate tutte allo stesso modo, si inizia a pescare al mattino dalle 5,30/6.00 fino alle 9,30 al massimo, colazione con le famiglie, giretto nei boschi a funghi, pranzo, 2 ore di coma/riposo e poi si torna a pesca dalla 17,30 finché c’è luce, quindi fino alle 21.00.
L’ambiente è quello classico lacustre nordeuropeo, in pratica, mi sembrava di pescare nei “miei” posti in Russia, con la differenza che questo lago aveva meno vegetazione rispetto agli ambienti che ho frequentato in passato ed una buona popolazione di perca.
Posti veramente brutti come potete vedere…Talmente tanto brutti che non siamo riusciti a fare neanche una foto decente.
Veniamo dunque alla pesca, essendo non propriamente una vacanza di pesca ho limitato di molto l’attrezzatura e col senno di poi avrei potuto tranquillamente lasciare a casa ancora un buon 70% delle esche che avevo con me per far posto all’ecoscandaglio, ma ormai è andata…
Solita misura di lucci quindi
…qualche reale Kamikaze
Nonostante le solite taglie, sono soddisfatto che quasi tutti i lucci li ho fatti con le mie chatterbait auto costruire; esca che già questa primavera qui in Italia mi ha dato più di qualche gioia…
Abbiamo provato spesso a trainare nel luogo che per forza di cose doveva ospitare qualche bel luccio, ed una mattina ho una bella mangiata su uno shad da 9”, ma ormai è risaputo, il luccio è merd@ a tutte le latitudini…
Abbiamo invece avuto buoni risultati a perca, puntuali come degli orologi al mattino presto ed al tramonto, non mancavano mai di farci visita, alla fine un paio al giorno li abbiamo sempre presi.
Questa è stata la mia piccola vacanza in Finladia, nella quale qualche pesciotto s’è visto.
La Finlandia è un luogo nel quale la cattura risulta essere solo una componente, certo importante, ma non essenziale, siamo pescatori e mentirei se non dicessi che siamo perennemente alla ricerca della cattura da ricordare, ma data l’incredibile bellezza di questi affascinanti laghi del grande nord, si è comunque appagati nell’aver avuto la fortuna di calare le nostre insidie in queste acque scure come la pece.
Ahhh mi stavo dimenticando…abbiamo anche trovato qualche fungo…
Questo il primo giorno, o meglio un paio d’ore intorno a casa…bastava spostarsi di poco, per riempire il portabagagli della macchina in un paio d’ore.
Settimana passata veloce come la luce, settimana di stacco totale da tutto, zero TV, pochissimi social e zero persone, di questo periodo una momento di stacco così credo che sarebbe una panacea per molti, per fermare un attimo la giostra, guardarsi attorno e prendere fiato, purtroppo però si deve tornare a casa, ma prima…
Alle mie spalle potete vedere la Mecca, purtroppo era chiusa, ma tanto avevo un aereo da prendere, chissà che prima o poi non riesca anche a metterci piede dentro…
Ci si legge ragazzi.
Edited by Sil7 - 7/9/2021, 15:32