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Il problema del gasamento dei lucci nei grandi laghi.

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Ettore69
view post Posted on 20/5/2014, 18:21




Ecco il thread è creato, ora non rimane che riempirlo con tante idee, esperienze e pareri diversi. ;)
 
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view post Posted on 22/5/2014, 17:32
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Chi nen po’ toccà la padrona s’alliscia ji cane!

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ecco, ottima cosa ettore, comincio col segnalare quest'articolo di milo http://paperfishbiology.blogspot.it/2010/1...-no-grazie.html sul perché non "fizzare" i lucci. Cosa che, tral'altro, volevo fare come ultima spiaggia per salvare il mio 113, perché ignoravo il fatto che sarebbe stata oltre che inutile anche molto dannosa... :(
 
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view post Posted on 4/6/2014, 07:32
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Chi nen po’ toccà la padrona s’alliscia ji cane!

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ripendendo il report di ettore: ...inizio di stagione!
copio e incollo i post salienti inerenti all'argomento del gasamento per non spezzare il report di ettore, continuiamo qua!


CITAZIONE (zerba @ 16/5/2014, 14:55) 
M'inchino a cotanta bellezza :yo2: :yo2: :yo2: :yo2: :yo2:

GRAN COPPIA DI CACCIATORI sti due, manco da tanto infami mi fate venire gli scompensi cos'
ecco quella chiamata che ho trovato allora aveva un bello scopo, bello grosso :smoke:

Bravi, bravi e bravi! Ector che cos'è quel televisorone tutto colorato stavate a pike con l'enterprise??

Complimenti anche per l'oggetto scandagliante :wub: :wub: :wub:

Ottima idea il "degasatore", credo che in USA venga commercializzato anche una sorta di piccolo rezzaio,
una rete di circa 1,50m di diametro con tutto un tubicino passante che fa da zavorra, una specie di coperchio da posizionare sopra al luccio gasato che tende anche ad agevolare la manovra del pike tubing aderendo con le trame morbide ai fianchi del pesce che caricato della zavorra affonderà lentamente compensando l'equilibrio della vescica. La rete come per il rezzaio, è provvista di una cordina centrale che ci permette di regolare la discesa, una volta calato il pesce basterà tenere il contatto con il cordino al fine di percepire eventuali scodate di libertà del pike a tal punto tensionando verso l'alto la retina il pesce si divincolerà liberandosi della vitale copertura retata ritornando magro magro :up: nel suo ambiente.

L'idea del carp sack è ottima anche io l'ho mensionato in un vecchio articolo su Spinning Evolution:

2zf7bd5
wmm7w3

Io l'ho consigliata a tanti ed in tanti hanno preso l'abitudine di portarsela sempre dietro soprattutto in casi di bei pesci presi da riva, ci aiuta a slamare il pesce in acqua, è di facile spostamento e semplifica non poco le operazioni di pesatura e misurazione senza gravare in nessun modo sul pesce e mantenendolo per tutto il tempo a bagno ^_^. Poi si può tranquillamente ripiegare in una qualsiasi tasca, ha un ingombro davvero minimo, una piccola accortezza capace di agevolarci e di salvare vite.

Personalmente io ho usato un vecchio retato catramato al quale ho fatto un nodo centrale dove ho legato una ventina di metri di cordino, un poco rudimentale il sistema dei pesi dove tramite dei moschettoni economici ci ho agganciato 4 piombi da surf i Roccobomb che posizionandoglieli sopra riescono anche a tenere il pesce dritto non capovolto. Fino ad oggi mi è ricapitato di doverla usare solo due volte, fortunatamente e devo dire che ha funzionato in tutte e due i casi solo la prima volta che l'ho fatto credo che il luccio si fosse impigliato per un attimo nella rete visto che ho sentito un forte strattone tipo testata prima di recuperare il cordino, però il tutto è finito per il meglio, bisognerebbe migliorare il fattore morbidezza della rete perchè in caso di ripresa sprint del luccio potrebbe impigliarsi, anche se difficilmente ci può rimanere intrappolatovisto che rialzandola dal fondo tende a scivolare sui fianchi del pesce.

Avanti con qualche idea secondo me si potrebbe riuscire a crearne uno molto ben fatto, ripeto sono più che sicuro che negli States sia già commercializzato da almeno un paio di anni ma il made in Italy è meglio!



Fiero di sopravvire tra gente competente nell'unico forum degno di chiamarsi tale ;)

Dan & Ector immensi come sempre :pescinfaccia:

CITAZIONE (Ettore69 @ 17/5/2014, 11:29) 
CITAZIONE (Sandro R+ @ 16/5/2014, 13:40)
CITAZIONE
Grazie Sandrone! Se non ricordo male quel 113 uscì in estate o comunque quando ancora faceva caldo, secondo me non ce l'ha fatta per il motivo che spiego sopra, il caldo è un nemico micidiale per i lucci, specialmente se grossi.

purtoppo no Ettore, ricordi male :P era il 19 ottobre, e la temp. superficiale a memoria non era oltre i 16 gradi :(

Ennesima dimostrazione che i pesci non sono tutti uguali e anche le dinamiche di come si svolgono i fatti influiscono in modo determinante.

CITAZIONE (zerba @ 16/5/2014, 14:55)
M'inchino a cotanta bellezza :yo2: :yo2: :yo2: :yo2: :yo2:

GRAN COPPIA DI CACCIATORI sti due, manco da tanto infami mi fate venire gli scompensi cos'
ecco quella chiamata che ho trovato allora aveva un bello scopo, bello grosso :smoke:

Bravi, bravi e bravi! Ector che cos'è quel televisorone tutto colorato stavate a pike con l'enterprise??

Complimenti anche per l'oggetto scandagliante :wub: :wub: :wub:

Ottima idea il "degasatore", credo che in USA venga commercializzato anche una sorta di piccolo rezzaio,
una rete di circa 1,50m di diametro con tutto un tubicino passante che fa da zavorra, una specie di coperchio da posizionare sopra al luccio gasato che tende anche ad agevolare la manovra del pike tubing aderendo con le trame morbide ai fianchi del pesce che caricato della zavorra affonderà lentamente compensando l'equilibrio della vescica. La rete come per il rezzaio, è provvista di una cordina centrale che ci permette di regolare la discesa, una volta calato il pesce basterà tenere il contatto con il cordino al fine di percepire eventuali scodate di libertà del pike a tal punto tensionando verso l'alto la retina il pesce si divincolerà liberandosi della vitale copertura retata ritornando magro magro :up: nel suo ambiente.

L'idea del carp sack è ottima anche io l'ho mensionato in un vecchio articolo su Spinning Evolution:

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wmm7w3

Io l'ho consigliata a tanti ed in tanti hanno preso l'abitudine di portarsela sempre dietro soprattutto in casi di bei pesci presi da riva, ci aiuta a slamare il pesce in acqua, è di facile spostamento e semplifica non poco le operazioni di pesatura e misurazione senza gravare in nessun modo sul pesce e mantenendolo per tutto il tempo a bagno ^_^. Poi si può tranquillamente ripiegare in una qualsiasi tasca, ha un ingombro davvero minimo, una piccola accortezza capace di agevolarci e di salvare vite.

Personalmente io ho usato un vecchio retato catramato al quale ho fatto un nodo centrale dove ho legato una ventina di metri di cordino, un poco rudimentale il sistema dei pesi dove tramite dei moschettoni economici ci ho agganciato 4 piombi da surf i Roccobomb che posizionandoglieli sopra riescono anche a tenere il pesce dritto non capovolto. Fino ad oggi mi è ricapitato di doverla usare solo due volte, fortunatamente e devo dire che ha funzionato in tutte e due i casi solo la prima volta che l'ho fatto credo che il luccio si fosse impigliato per un attimo nella rete visto che ho sentito un forte strattone tipo testata prima di recuperare il cordino, però il tutto è finito per il meglio, bisognerebbe migliorare il fattore morbidezza della rete perchè in caso di ripresa sprint del luccio potrebbe impigliarsi, anche se difficilmente ci può rimanere intrappolatovisto che rialzandola dal fondo tende a scivolare sui fianchi del pesce.

Avanti con qualche idea secondo me si potrebbe riuscire a crearne uno molto ben fatto, ripeto sono più che sicuro che negli States sia già commercializzato da almeno un paio di anni ma il made in Italy è meglio!



Fiero di sopravvire tra gente competente nell'unico forum degno di chiamarsi tale ;)

Dan & Ector immensi come sempre :pescinfaccia:

Grazie Riccardì! ;) L'idea del carp sac è geniale e forse troppo sottovalutata, in effetti può tornare utile non solo in questo tipo di situazioni, ma in tutte quelle nel quale c'è necessità che il luccio debba rimanere troppo tempo fuori dall'acqua, in quei casi si mette nel carp sac e si lascia nell'acqua per farlo riprendere, si evitano così lunghe riossigenazioni e stress eccessivo.

Io ho acquistato questo, veramente ampio e confortevole, penso che sia perfetto per lo scopo:

www.lamincio.com/nqcontent.cfm?a_id=9599&returnpage=3159

Sai che ti stimo perchè oltre a saper pescare sei anche attento alle problematiche del rilascio. La cosa che mi piace poco è quando vedo gente che ha come priorità la cattura del pesce, poi il rilascio è secondario e se un pesce gli muore lo considerano come inevitabile, anche se poi non hanno fatto tutto il possibile per evitarlo.

Questo è un "gioco" che per quanto mi riguarda non si conclude con la cattura di un pesce, non basta, bisogna anche saperlo trattare e rilasciare nel migliore dei modi, altrimenti ne usciamo sconfitti, anche se sappiamo pescare più pesci di tutti.



CITAZIONE (doppiorhum @ 16/5/2014, 21:17)
cazzarola ragazzi, tanto di cappello per la cura che dimostrate ogni volta, son più stupito da questa tecnica che non conoscevo minimamente che dalla splendida cattura alla quale comunque va un plauso.

seguirò con attenzione lo sviluppo del 3ad di spiegazioni ;)
bravissimi

Grazie Paolo! :) Ribadisco comunque che nello specifico questo metodo riguarda chi pesca nei grandi laghi.

CITAZIONE (Cyranó @ 17/5/2014, 10:55)
bella ze soprattutto la maglia del bigliettone (sto gran traditore... ma è troppo :wub: )... io non riesco a farla diventare la mia maglia fortunata ma prima o poi...

domanda da profano di pura curiosità: c'è differenza su questi aspetti tra nostrano e verdone

Per mia esperienza no, nel senso che è la profondità in cui viene catturato il luccio che comporta il rigonfiamento più o meno accentuato della vescica natatoria, poi sia verdone o Italico non fà grossa differenza.

CITAZIONE (zerba @ 20/5/2014, 11:35) 
CITAZIONE (ste-ste @ 19/5/2014, 22:36) 
Oltre ai dovuti complimenti per la grandiosa cattura, un applauso d entrambi per l attenzione e la cura nei confronti di questi stupendi pesci.... una cosa che però mi sfugge, come si fa ad essere sicuri che una volta che" la sacca " scende sul fondo, il pesce all interno si trovi nella posizione corretta e non si capovolga o che comunque assuma un assetto di nuoto corretto?

Ste l'importante è farlo scendere gradatamente dando al pesce il tempo necessario per la naturale compensazione fisica e l'adattamento dei gas all'interno della vescica, se il pesce è già statico di suo e non si capovolge la questione è più semplice altrimenti si effettua il "tubing", gli ammerrigani utilizzano due bastoni in genere tipo bamboo di circa 50 cm sui fianchi del luccio che una volta incappucciato con la retina zavorrata, assieme ai 2 legni tenderà ad affondare in posizione per lui "eretta", ossia senza galleggiare di pancia.

Quì il problema è un altro, fortunatamente non mi è mai dovuto capitare ma in caso di accessori artigianali non sempre i calcoli effettuati si dimostrano giusti, infatti la mia custom carp sack per la degasazione non riuscirebbe mai, con la poca zavorra applicata, a far affondare pesce e legni anche perchè a questo punto il nostro amico risulterebbe bello impacchettato, vedendo qualche video se non ricordo male mi è capitato di vedere un tizio che mandava in profondità un pescione gasato con un crable net e l'idea secondo me è la più riuscita sia come tempistiche di risoluzione sia come metodologia.

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Il crable net è usatissimo dai musky man nord americani per maneggiare coccodrilli di mole, molto comodo e dallo scarsissimo ingombro in barca risulta essere il metodo migliore per pesare un luccione basti pensare che l'idea di questo accessorio nasce proprio dalle reti appendibili per far riposare i neonati...

una volta dentro alla rete il pike sarà al sicuro dalle pericolose mani dell'uomo e dai suoi mille ferri ma soprattutto al riparo da brusche cadute che si sa in barca possono causare svariate rogne visto quello che ci portiamo dietro.
In posizione orizzontale e protetto dalla bustona retata potremmo pesarlo agganciando la bilancia al centro dei due paletti e misurarlo in tutta sicurezza e velocità per poi rimetterlo in acqua.

Ma veniamo a noi alcuni modelli di crable sembrano un evoluzione di una banale carp sack ma sicuramente fatti meglio e più adatti ai predatori.

Arrivo ora a risponderti Ste, utilizzando tale attrezzo si può effettuare la migliore degasazione, ossia basta applicare una zavorra considerevole prima di farci entrare il luccio, in genere due grossi sassi piatti o addirittura una lastra di piombo o qualsiasi altra cosa abbia un peso specifico elevato ed una massa poco ingombrante, successivamente adageremo il luccio nella crable net unendo i due paletti in modo che una volta in acqua questo non si capovolga a causa del rigonfiamento gassoso, la rete aderente ai fianchi impedirà il ribaltamento. A questo punto al centro dei due paletti fisseremo la nostra cordina con la quale caleremo il luccio molto lentamente dando il tempo al fisico di riadattarsi alla profondità, teniamolo li il tempo necessario fino a che non avvertiamo le classiche scodate di vitalità che asseconderemo rilasciando corda facilitando l'uscita del luccio dalla rete. Se questo non dovesse avvenire per mille motivi dopo una decina di minuti ritiliamola su fino a che non sarà a vista ed aiutiamo il pesce a riguadagnare il corretto assetto di nuoto!

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E' una banalità molto più difficile a dirlo che a farlo, ragazzi l'investimento è ridicolo basta evitare di comprarci due swim ed ecco i soldi necessari per poter continuare la nostra passione nel massimo rispetto del più temuto avversario!

I migliori crable net sono i Frabill ma anche la Savage sta facendo belle cose secondo me tra qualche tempo li vedremo nei migliori negozi italiani, comunque con l'aiuto di due grandi e completi cacciatori di Big Pike, Ettore e Dani si potrebbe fare un post tutto dedicato o un articolo che divulghi questa accortezza in modo da sensibilizzare i lanciatori più attenti alla causa,

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Bella Zè! ;)
 
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view post Posted on 10/7/2014, 19:46
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stavo parlando con andrea al telefono ed è venuto fuori il discorso a cui è dedicato questo 3d che oltrettutto mi sta molto a cuore....
molti sono convinti che il gasamento dei lucci sia mortale, non è così , o meglio non è la diretta causa della mortalità dei lucci presi su profondità alle volte elevate...
le cause per cui possono morire sono diverse (oltre ad altri motivi che non centrano con questo discorso)
- temperatura superficiale dell'acqua
-quantità di filo fuori che si usa a traina
- differenza tra la profondità dello spot in cui si sta pescando in relazione alla profondità dell'esca

il primo punto è facilmente intuibile e cioè che pescando nello stesso modo in 2 periodi diversi si possono avere conseguenze diverse. Infatti finchè la superficie dei laghi non arriva a 24-25°C non ci sono grossi problemi nel maneggiare e ossigenare un grosso luccioin superficie, ma quando questa raggiunge quel limite, questa può diventare letale per un big pike soprattutto se spossato dal combattimento e con accumulo di acido lattico.
La temperatura di 24- 25°C è il limite max entro il quale un grosso luccio può sopravvivere, per quanto riguarda i piccoli invece il limite si alza fino a 27°C circa.
E' per questo motivo che in estate bisogna fare molta attenzione e velocizzare il tutto (dal combattimento al rilascio) per evitare appunto che il pesce durante l'ossigenazione permanga troppo a lungo sulla fascia d'acqua a lui dannosa.
Per quanto riguarda la quantità di filo che si usa in traina è conveniente non mandare fuori troppo filo con la convinzione che più filo c'è in acqua e più si pesca profondi.
questo è vero fino ad un certo punto perchè tutte le esche hanno un loro grado di affondamento e se per esempio un jake da 10" con circa 30m di filo fuori può arrivare a circa 5m in traina se si mandano fuori 60m non si arriva a 8m, anzi, qualcosa si perde in profondità max raggiunta a causa dell'attrito del trecciato in acqua.
Se si vuole scendere di più con l'esca o si piomba o si diminuisce il diametro del trecciato (è meglio comunque non scendere sotto le 50lb) oppure si utilizza il fluorocarbon che, avendo un peso specifico maggiore rispetto al trecciato, permette di guadagnare qualcosa in termini di profondità max raggiunta.
Tutto questo serve per avere più controllo sull'esca durante la trainata e oltretutto non ci si impiega troppo tempo a portare il luccio sotto barca.
Il terzo punto è basato sul modo in cui il luccio attacca una preda (questo video della castaic rende bene l'idea delle impennate verticali che possono fare questi pesci: Video

a domani la seconda parte
 
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view post Posted on 10/7/2014, 19:58
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Grazie ciccio per aver implementato la discussione, aggiungo anche questo video che è molto interessante pur essendo un video promozionale di una camera subacquea
Video
 
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view post Posted on 11/7/2014, 12:50
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in natura è normale che un luccio gasi perchè, attaccando dal basso verso l'alto, alle volte fa diversi m in salita per prendere la sua preda ed è ovvio quindi che la sua vescica si gonfi anche tanto.
La differenza è che mentre in natura, una volta catturata la sua preda, il luccio torna in profondità e comensa in modo autonomo grazie alla pressione dell'acqua, attaccando la nostra esca noi lo fermiano ad una data profondità e lo tiriamo su.
In questo modo non riesce a compensare e durante il rilascio dovremo essere noi ad aiutarlo massaggiandogli la pancia per farlo ruttare e infatti spesso si vedremo delle bolle d'aria fuoriuscire dalla bocca . Nei casi più gravi avrà la vescica tanto gonfia che gli impedirà di riguadagnare il fondo e in questo caso l'accorgimento trovato da Ettore e Danpike è senz'altro utilissimo per farlo riprendere.
Quelle salite repentine quindi non sono di per se dannose ma bisogna conoscere i modi per rilasciarlo nel migliore dei modi e bisogna anche saper riconoscere un pesce gasato da uno con la pancia piena.
Nel primo caso avranno un rigonfiamento proprio all'inizio del ventrevicino all'attaccatura della testa mentre nel secondo caso il rigonfiamento sarà più spostato perso la metà del corpo.
Nelle mie foto e in quelle dei miei amici si vede chiaramente nella gran parte dei pesci presiche hanno la vescica gonfia proprio perchè hanno fatto diversi m in salita per prendere l'esca (questo però è dovuto anche dal fatto che pescando in grandi laghi normalmente i pesci stazionano più in profondità rispetto alle cave e ai piccoli ambienti).
a parte il caso di sandro con il suo pesce che è morto (però ho idea che quel pesce sia infartato) in tutti gli altri casi dopo un attento rilascio i pesci sono andati via bene sia quelli presi a traina sia quelli a lancio (infattiquesto gasamento può capitare anche lanciando).
per quanto riguarda il discorso della profondità c'è da dire che tutto dipende dalla profondità alla quale piazziamo l'esca e all'altezza alla quale si trova il luccio.
Ad esempio pescando a traina con sistemi tradizionali difficilmente riusciremo a superare i 13-14m alla quale riuscire a far viaggiare l'esca.
facciamo conto di avere l'artificiale a 10m pescando su 20m se un luccio è sospeso su circa 12m dovrà alzarsi di 2m circa per andare a prendere l'esca.
ma se peschiamo su 10m a lancio e l'artificiale nuota all'incirca 2m sotto la superficie e il pesce è nei pressi del fondo dovrà alzarsi di 8 per andarla a prendere e quindi pur non pescando su profondità abissali il pesce arriverà in barca con la vescica gonfia....
Ultimamente ci è capitato di prendere un grosso luccio lanciando su neanche 10m e venire su che era gasato però è bastato fargli un massaggio alla pancia per fargli emettere aria unita ad con un'accurata ossigenazione e il pesce è andato via bene.
sicuramente evitare di pescare con esche molto sollevate dal fondo e magari in piena estate con acqua superficiale a 24-25°C è una cosa buona e i lucci "ringrazieranno" con una scodata (e annessa doccia :wub:) per riprendere il fondo quando li rilasceremo
 
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view post Posted on 11/7/2014, 14:06
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CITAZIONE (Sandro R+ @ 10/7/2014, 20:58) 
Grazie ciccio per aver implementato la discussione, aggiungo anche questo video che è molto interessante pur essendo un video promozionale di una camera subacquea
Video

OT il video è da sturbo è la 3d trout è na figata :wub:
 
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view post Posted on 11/7/2014, 14:26

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Belli questi ultimi due interventi di ciccio e fantastico il video messo da Sandro

Io è anni, da quando ho scoperto i crank, che vado a dire che il problema del gasamento non è dato tanto dalla profondità in sè a cui peschiamo quanto dal "dislivello" in verticale che fa il pesce durante le cacciate, e Ciccio ha reso benissimo il concetto con quel semplice esempio.
Da canto mio vi posso dire che ogni pesce beccato a traina su 12-15m con il replicant sul fondo nessuno è mai venuto su gonfio da far schifo, al contrario questa situazione sì è vista fin da subito con i pesci presi pescando alti e veloci, metti di avere l esca su 5m su un fondale di 20, il pesce staziona a 10 e si alza a mangiare, 5m a chiodo sono una bella botta di pressione che il pesce non può compensare se poi lo tiriamo in barca.

Altra situazione particolare che mi è capitata, è quella di beccare lucci anche grossi, girare per il lago gonfi come palloni, inizialmente più di qualcuno pensava alle non curanze di qualche pescatore, e pure su me stesso era stato puntato il dito, nonostante i pesci avvistati fossero in posti del lago che nemmeno frequentavo; pure un personaggio celebre per le sue cazzate, che gira per i forum, e che in quel periodo pescava là, quando ne vedeva uno aggallato lo prendeva, botta in testa, e via a casa perchè convinto un pesce così era destinato alla morte <_< ......tutto però è diventato chiaro quando una mattina alle 6 appena arivato sul posto, appena calata la barca ho visto un 90 girarmi intorno aggallato, ero l'unico fuori quel giorno e in quel periodo ero l'unico a pescare seriamente, quindi non poteva essere un pesce preso il giorno prima, lo escludo, semplicemente si trattava di un comportamento a "kamikaze" tipico di quel periodo dell'anno in cui il luccio gira attorno alle palle di foraggio, e scattata la molla era salito in caccia rimanendo fregato...beh, dopo mezz'ora, quel pesce non l ho più visto....ciò significa che da solo con un po' di pazienza era riuscito a compensare e a tornare giù.

Questo fatto mi ha fatto molto pensare, che dopo tutto il famoso gasamento, non è dato dall'incuranza dei pescatori, quanto trattasi di una naturale conseguenza dell'aggressività del predatore nel momento della caccia, ed è quindi insita nel suo comportamento, probabilmente deriva semplicemente da un errore di valutazione che l animale fà nel calcolo del rapporto preda:distanza, un po' come se noi saltassimo da un muro di 3m convinti di non farci nulla e ci rompiamo una caviglia...

Discorsi sulla temperatura superficiale che è il killer n°1 in estate, sulla durata del combattimento ecc, non li faccio neanche perchè il buon cicciuzzo già le ha trattate più che bene ;)
 
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view post Posted on 11/7/2014, 14:38
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CITAZIONE (cristopher pike @ 11/7/2014, 15:26) 
Belli questi ultimi due interventi di ciccio e fantastico il video messo da Sandro

Io è anni, da quando ho scoperto i crank, che vado a dire che il problema del gasamento non è dato tanto dalla profondità in sè a cui peschiamo quanto dal "dislivello" in verticale che fa il pesce durante le cacciate, e Ciccio ha reso benissimo il concetto con quel semplice esempio.
Da canto mio vi posso dire che ogni pesce beccato a traina su 12-15m con il replicant sul fondo nessuno è mai venuto su gonfio da far schifo, al contrario questa situazione sì è vista fin da subito con i pesci presi pescando alti e veloci, metti di avere l esca su 5m su un fondale di 20, il pesce staziona a 10 e si alza a mangiare, 5m a chiodo sono una bella botta di pressione che il pesce non può compensare se poi lo tiriamo in barca.

Altra situazione particolare che mi è capitata, è quella di beccare lucci anche grossi, girare per il lago gonfi come palloni, inizialmente più di qualcuno pensava alle non curanze di qualche pescatore, e pure su me stesso era stato puntato il dito, nonostante i pesci avvistati fossero in posti del lago che nemmeno frequentavo; pure un personaggio celebre per le sue cazzate, che gira per i forum, e che in quel periodo pescava là, quando ne vedeva uno aggallato lo prendeva, botta in testa, e via a casa perchè convinto un pesce così era destinato alla morte <_< ......tutto però è diventato chiaro quando una mattina alle 6 appena arivato sul posto, appena calata la barca ho visto un 90 girarmi intorno aggallato, ero l'unico fuori quel giorno e in quel periodo ero l'unico a pescare seriamente, quindi non poteva essere un pesce preso il giorno prima, lo escludo, semplicemente si trattava di un comportamento a "kamikaze" tipico di quel periodo dell'anno in cui il luccio gira attorno alle palle di foraggio, e scattata la molla era salito in caccia rimanendo fregato...beh, dopo mezz'ora, quel pesce non l ho più visto....ciò significa che da solo con un po' di pazienza era riuscito a compensare e a tornare giù.

Questo fatto mi ha fatto molto pensare, che dopo tutto il famoso gasamento, non è dato dall'incuranza dei pescatori, quanto trattasi di una naturale conseguenza dell'aggressività del predatore nel momento della caccia, ed è quindi insita nel suo comportamento, probabilmente deriva semplicemente da un errore di valutazione che l animale fà nel calcolo del rapporto preda:distanza, un po' come se noi saltassimo da un muro di 3m convinti di non farci nulla e ci rompiamo una caviglia...

Discorsi sulla temperatura superficiale che è il killer n°1 in estate, sulla durata del combattimento ecc, non li faccio neanche perchè il buon cicciuzzo già le ha trattate più che bene ;)

non pesco lucci (troppo pochi nei miei spot per impostarci una pescata seria e cmq mai da barca in grandi laghi) ma il discorso mi incuriosisce: in teoria è più pericoloso pescare veloci e alti su 5 metri d'acqua che bassi a 15 metri se la profondità è chessò 17 (cioè se non c'è grande escursione tra posizione del luccio e preda)... paradossalmente si può gasare un luccio pure da riva se si pesca su fondali "adeguati"?
 
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non pesco lucci (troppo pochi nei miei spot per impostarci una pescata seria e cmq mai da barca in grandi laghi) ma il discorso mi incuriosisce: in teoria è più pericoloso pescare veloci e alti su 5 metri d'acqua che bassi a 15 metri se la profondità è chessò 17 (cioè se non c'è grande escursione tra posizione del luccio e preda)... paradossalmente si può gasare un luccio pure da riva se si pesca su fondali "adeguati"?

no beh pescare veloci e alti su 5m non succede praticamente niente (anche perchè pescare alti su 5m sei a mezz'acqua)...
per il resto se tu peschi da riva su uno spot che ha a portata di lancio ad esempio 15-20m di profondità e peschi 4-5m sotto puoi anche gasarlo

CITAZIONE
ciò significa che da solo con un po' di pazienza era riuscito a compensare e a tornare giù.

e' vero alla lunga riescono a compensare ma se è estate rischiano grosso senza contare le ustioni che possono riportare per la questione del sole che gli arriva direttamente sulla pelle...
 
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Grazie ciccio <3 per fortuna da me li abbiamo estinti
 
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Interessantissimo davvero. Ma scusate, quindi se ho capito giusto un discorso del genere "sdogana" anche quei fondali che alcuni considerano tabù perché eccessivi.
Mi spiego. Se il pericolo non è tanto la profondità in sè quanto il "decollo" che si trova a fare il pesce per arrivare all'esca, allora, se lo si pescasse nelle vicinanze del fondo, dove cioè dopo l'attacco non ha bisogno di compensare, non ci sarebbe un rischio enorme neppure, ipotizzo, se si fosse sui 25 m, ho capito male?
Tanto più, e correggetemi di nuovo se sbaglio, che se il termoclino è in genere sugli 8-10 m, tra 15 e 30 non dovrei avere grosse differenze di temperatura (e quindi gli stessi rischi in estate), giusto?

Poi è chiaro che se lo si tira su a cannone scoppia, ma questo mi sembra ovvio...
 
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iron giant
view post Posted on 23/7/2014, 15:03




CITAZIONE (Alex in the Oven @ 23/7/2014, 09:52) 
Interessantissimo davvero. Ma scusate, quindi se ho capito giusto un discorso del genere "sdogana" anche quei fondali che alcuni considerano tabù perché eccessivi.
Mi spiego. Se il pericolo non è tanto la profondità in sè quanto il "decollo" che si trova a fare il pesce per arrivare all'esca, allora, se lo si pescasse nelle vicinanze del fondo, dove cioè dopo l'attacco non ha bisogno di compensare, non ci sarebbe un rischio enorme neppure, ipotizzo, se si fosse sui 25 m, ho capito male?
Tanto più, e correggetemi di nuovo se sbaglio, che se il termoclino è in genere sugli 8-10 m, tra 15 e 30 non dovrei avere grosse differenze di temperatura (e quindi gli stessi rischi in estate), giusto?

Poi è chiaro che se lo si tira su a cannone scoppia, ma questo mi sembra ovvio...

Scusate se intervengo ma in realta' Ciccio stavolta ha cannato su qualcosa ed e' importante chiarire un attimo.

Il problema del gasamento e' duplice. E' vero che c'entra molto l'escursione fatta per prendere l'esca ma e' anche un problema di sgasamento.

In condizioni normali un luccio sale tot metri, si gasa, prende (o non prende) la preda e poi si sgasa ruttando e se vuole torna giu'.

In pesca e' un po' diverso. Perche' durante il combattimento lo stress gli impedisce di sgasare, tappandogli lo sfiato della vescica. Quindi oltre al gasamento (se c'e') dovuto alla salita per la mangiata si aggiunge anche un ulteriore gasamento per il fatto che lo tirate su (cambia la pressione del gas che e' gia' dentro).

Anche se il luccio sale di solo un metro, se gli si tappa la vescica e non puo' sgasare si gonfia lo stesso, se lo tirate su di 20 metri. E' lo stesso meccanismo che si vede pescando pesci marini di fondale, che non hanno proprio lo sfiato.
E per inciso ho avuto lucci gasati anche pescando su un metro e mezzo d'acqua, sara' l'eccitazione, non so. Per cui il rischio c'e' sempre.

Specifico anche che le temperature indicate da Ciccio come "mortali" sono anche corrette, ma tenete sempre presente che si riferiscono ad un pesce stressato da un combattimento che si trova costretto a non poter scendere. Ci sono tanti posti dove l'acqua e' a 25 gradi e i lucci se la cavano senza per forza morire.
 
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view post Posted on 23/7/2014, 15:47
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Chi nen po’ toccà la padrona s’alliscia ji cane!

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CITAZIONE (iron giant @ 23/7/2014, 16:03) 
CITAZIONE (Alex in the Oven @ 23/7/2014, 09:52) 
Interessantissimo davvero. Ma scusate, quindi se ho capito giusto un discorso del genere "sdogana" anche quei fondali che alcuni considerano tabù perché eccessivi.
Mi spiego. Se il pericolo non è tanto la profondità in sè quanto il "decollo" che si trova a fare il pesce per arrivare all'esca, allora, se lo si pescasse nelle vicinanze del fondo, dove cioè dopo l'attacco non ha bisogno di compensare, non ci sarebbe un rischio enorme neppure, ipotizzo, se si fosse sui 25 m, ho capito male?
Tanto più, e correggetemi di nuovo se sbaglio, che se il termoclino è in genere sugli 8-10 m, tra 15 e 30 non dovrei avere grosse differenze di temperatura (e quindi gli stessi rischi in estate), giusto?

Poi è chiaro che se lo si tira su a cannone scoppia, ma questo mi sembra ovvio...

Scusate se intervengo ma in realta' Ciccio stavolta ha cannato su qualcosa ed e' importante chiarire un attimo.

Il problema del gasamento e' duplice. E' vero che c'entra molto l'escursione fatta per prendere l'esca ma e' anche un problema di sgasamento.

In condizioni normali un luccio sale tot metri, si gasa, prende (o non prende) la preda e poi si sgasa ruttando e se vuole torna giu'.

In pesca e' un po' diverso. Perche' durante il combattimento lo stress gli impedisce di sgasare, tappandogli lo sfiato della vescica. Quindi oltre al gasamento (se c'e') dovuto alla salita per la mangiata si aggiunge anche un ulteriore gasamento per il fatto che lo tirate su (cambia la pressione del gas che e' gia' dentro).

Anche se il luccio sale di solo un metro, se gli si tappa la vescica e non puo' sgasare si gonfia lo stesso, se lo tirate su di 20 metri. E' lo stesso meccanismo che si vede pescando pesci marini di fondale, che non hanno proprio lo sfiato.
E per inciso ho avuto lucci gasati anche pescando su un metro e mezzo d'acqua, sara' l'eccitazione, non so. Per cui il rischio c'e' sempre.

Specifico anche che le temperature indicate da Ciccio come "mortali" sono anche corrette, ma tenete sempre presente che si riferiscono ad un pesce stressato da un combattimento che si trova costretto a non poter scendere. Ci sono tanti posti dove l'acqua e' a 25 gradi e i lucci se la cavano senza per forza morire.

Ciao Iron (per cortesia, una breve presentazione :P almeno per saper come chiamarti :de: )

credo che Ciccio abbia espresso in precedenza il concetto da te puntualizzato:

CITAZIONE (Cicciospin AdS @ 11/7/2014, 13:50) 
in natura è normale che un luccio gasi perchè, attaccando dal basso verso l'alto, alle volte fa diversi m in salita per prendere la sua preda ed è ovvio quindi che la sua vescica si gonfi anche tanto.
La differenza è che mentre in natura, una volta catturata la sua preda, il luccio torna in profondità e comensa in modo autonomo grazie alla pressione dell'acqua, attaccando la nostra esca noi lo fermiano ad una data profondità e lo tiriamo su.
In questo modo non riesce a compensare e durante il rilascio dovremo essere noi ad aiutarlo massaggiandogli la pancia per farlo ruttare e infatti spesso si vedremo delle bolle d'aria fuoriuscire dalla bocca . Nei casi più gravi avrà la vescica tanto gonfia che gli impedirà di riguadagnare il fondo e in questo caso l'accorgimento trovato da Ettore e Danpike è senz'altro utilissimo per farlo riprendere...

Curiosa la cosa del casamento dei lucci si profondità irrisorie, a me quest'anno è capitato su pesci presi su 2 mt d'acqua...
 
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view post Posted on 23/7/2014, 18:43
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CITAZIONE (iron giant @ 23/7/2014, 16:03) 
Specifico anche che le temperature indicate da Ciccio come "mortali" sono anche corrette, ma tenete sempre presente che si riferiscono ad un pesce stressato da un combattimento che si trova costretto a non poter scendere. .
Ci sono tanti posti dove l'acqua e' a 25 gradi e i lucci se la cavano senza per forza morire

ma parli di temperatura superficiale o totale?? per il resto d'accordo, sicuramente un pesce stressato ha sicuramente molte probabilità di morire a quelle temperature però c'è anche da dire che nei posti dove l'acqua raggiunge quella temperatura i casi sono due: o c'è una falda dove i lucci possono piantarsi in attesa di un miglioramento (e in questo caso rallentano l'attività) oppure si piantano nel vero senso della parola e sospendono l'alimentazione praticamente del tutto e, mentre nel primo caso si possono prendere dei pesci che comunque sono un pò in sofferenza nel secondo caso avremo dei pesci stressati dalle condizioni ambientali e avranno il classico testone e saranno magri da paura... possono anche non morire ma sono sicuramente al limite delle loro capacità di sopravvivenza anche per questo nel secondo caso è molto difficile che si svilupperanno animali di grossa taglia.
 
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