Buon giorno amici del forum, quest'anno per la terza volta della mia vita ho avuto la fortuna di passare due settimane in karelia, i luoghi d'origine della mia signora
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Dato che l'ultima volta risaliva al 2012 e che bazzicavo per BBL solamente come guardone
, ho deciso di fare un report relativo alle mie tre avventure nella grande Russia, per portare alla vostra conoscenza una meta di pesca sicuramente sconosciuta ai più.
I primi due anni non ho pescato moltissimo dato che essendo ancora fidanzati e visto che io principalmente stavo in Italia e lei in Russia, capite bene che il tempo per la pesca non è stato moltissimo, quest'anno invece, con l'anello al dito le cose sono cambiate ed ero a pesca praticamente tutti i giorni
Per chi non sapesse dove si trova la Karelia (non lo sapevo neanche io fino a 5 anni fa) eccola qui:
è una regione fisica, un po’ come la Lapponia, tra la Russia e la Filandia, e per lei, si è combattuta la guerra d’inverno prima della seconda guerra mondiale, in cui i russi hanno preso buona parte dei territori una volta finlandesi. E come dice mia moglie, forse sarebbe stato meglio se fossero rimasti tali, il perché lo capirete di seguito…
Veniamo alla pesca dunque, il primo anno 2011, dopo un viaggio che assomiglia più che altro ad una deportazione, dopo un volo ed una notte di mini bus arrivo a Petrozavodsk, la capitale della Karelia dove vengo accolto dalla mia ragazza karina e da sua madre, che per il giorno seguente mi hanno organizzato una pescata insieme ad un amico di famiglia, ovviamente dopo un’altra notte di viaggio in treno…
Arriviamo a Kostomuksha una “città” da neanche 30.000 anime in mezzo a laghi e foreste, ed in men che non si dica mi ritrovo a pescare qui: Il lago in questione si chiama lago di Lom, ops chiedo scusa per aver nominato lo spot
Catapultato dalla cuccetta del treno, al gommone del buon Dmitri.
Un malato di spinning al luccio che ormai è diventato anche amico mio…
se tutti i russi intendessero e praticassero la pesca come lui, la Karelia sarebbe un posto migliore, invece il pescatore medio russo è poco meno che un bracconiere, non esistono né periodi di chiusura né licenze di pesca, né misure minime, è permesso utilizzare le reti (100 metri per ogni pescatore) ovviamente controlli zero.
La “tipica pesca russa” consiste nell’andare con gli amici sul luogo di pesca, calare le reti, tornare a riva e devastarsi di vodka fino allo svenimento lasciando un porcile dove si è stati, e l’indomani recuperare le reti col bottino…
Piange il cuore andare in posti in mezzo al nulla e trovare spettacoli simili…
Dmitri è una mosca bianca, pesca solo a spinning, perché la ritiene la pesca più interessante e porta a casa il necessario senza inutili mattanze e liberando i pesci piccoli, nel suo paese probabilmente è visto come una specie di alieno, ed ovviamente la pesca sportiva in Russia non esiste!
Peschiamo tutto il giorno, fino a sera inoltrata (siamo molto a nord e c’è luce fino a tardi) e purtroppo le condizioni non sono proprio ottimali, fa caldo, il lago è poco profondo nonostante la superficie ed i pesci poco collaborativi.
L’unico pesce decente del giorno lo farò io, Dima solo robina, sono spot del tutto nuovi e diversi da quelli a cui sono abituato, però mi servirà da lezione per gli anni a venire.
Notte sul lago dormendo nella tipica izba
Però l’indomani è la fotocopia del giorno prima, caldo e pesci per niente collaborativi, prima pescata in Karelia andata piuttosto maluccio…però ho capito che il 99% delle esche che ho portato non vanno bene! Ottimo!
Il resto della vacanza faccio principalmente il turista e riesco a fare ancora un paio di pescate vicino casa.
La prima con un pescatore vecchio stampo col quale escono dei reali interessanti
E l’altra in esplorazione con la mia ragazza, su di un fiume vicino
Dove uscirà qualche luccetto e niente più…
E’ andata meglio dal punto di vista turistico…se vi capiterà di andare in karelia da vedere l’isola di Kizhj sul lago Onega, patrimonio dell’unesco con le sue chiese in legno costruite senza chiodi…
E la natura bellissima
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Questo primo anno per quel poco che ho pescato qualcosina ho visto, però diciamo che ho capito che le mie esche non vanno bene e che i pesci ci sono ed anche belli, però essendo i laghi poco profondi col caldo la situazione è dura.
L’anno dopo mi munisco di un po’ di esche anti incaglio, lascio a casa il superfluo e decido di battere i laghi vicino casa, raggiungibili in pochi minuti, ma pressati all’inverosimile…
Qualcosa prendo, però…
Le taglie lasciano a desiderare, tutta robetta, solo nani!
Va meglio perfino andare per funghi che vedere dei pesci decenti…
Però, non sono di certo venuto qui per galletti e porcini e che cavolo!
L'astinenza dai pesci un po più seri sta iniziando a farsi sentire, e l'aver preso solo microbi mi ha fatto infoiare ancora di più! Devo fare una pescata seria....ora basta scherzare!
Prendiamo contatti col mitico Dmitri, che vive a "soli" 500 km da dove siamo noi, eravamo d'accordo di fare una pescata anche quest'anno, ma purtroppo per motivi di lavoro ha dovuto accorciare le ferie....che sfiga.....
Però, scappa la proposta indecente: "venite su sabato, domenica e lunedì peschiamo....." ed ecco fatto...la mia ragazza mi accontenta, alle 18.00 siamo sul bus, alle 2,30 del mattino arriviamo a Kostomuksha, dove dopo una colazione moooolto anticipata, salutiamo le donne e via si parte!
Il termometro della macchina segna 4 gradi, e dopo un'ora d'auto nella natura selvaggia (solo strada sterrata) arriviamo al lago.
Che ci accoglie in tutto il suo splendore
, armi e bagagli ed iniziamo a battere un erbaio, mio il primo bel persico, che non fotografo perché volevo pescare, ed il primo lucciotto sul kg che non fotografo perché ero in estasi e volevo pescare...i lucci anche qui non sono molto grandi, sbagliano attacchi su attacchi ed è bellissimo vederli seguire gli artificiali mancarli Cazz ed anche Dim scappotta col primo pike, che non fotografo perchè come sopra, non potevo perdere tempo...
Rotto il ghiaccio, si attracca, si fa colazione, ovviamente 2 bicchierini di vodka a testa alle 8.30 del mattino ci stanno.....e si ricomincia a martellare...e Dim prende questo...
Altri pinnelli e poi qualcosa di un po’ meno pinnello…ma niente di serio
Di lucci ne prendiamo davvero tanti però purtroppo anche qui i grossi sembrano bloccati, ed anche questo lago come tutti quello che ho visto presenta fondali davvero molto bassi…
Peccato, in questi luoghi è fondamentale pescare nei mesi giusti e benché abbia ritardato di un paio i settimane rispetto all’anno prima, non è bastato per vedere pesci decenti, il contesto è comunque da cartolina.
E dopo la solita notte sul lago, il giorno dopo il lago toglie il fiato per quanto sia bello.
Peschiamo ancora tutta la mattina fino a pranzo, vedendo ancora qualche pinnuto coi denti
Oppure a strisce
I persici sono una valida alternativa, sono spesso presenti e coraggiosissimi, capita di agganciarne certi poco più grandi dell’artificiale a cui hanno abboccato.
Qualche pescetto in più rispetto all’anno prima l’ho visto, però non ci siamo ancora, gli spot possono offrire senza dubbio molto di più, ma il poco tempo e la stagione estiva non sono stati d’aiuto.
Questo 2012 in Karelia si conclude con un bel giro a Petrozavodsk sull’immenso lago Onega
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Veniamo dunque a quest’estate…anche quest’anno vacanze ad agosto, quindi ho l’anima in pace che i belli a meno di miracoli saranno duri da vedere, in più le premesse sono pessime: a Fiumicino il mega sciopero mi fa temere di passare tutta la vacanza senza bagagli e canne da pesca, per cui il giorno prima della partenza riesco a farmi cambiare il volo partendo da Milano per San Pietroburgo anziché da Genova, quindi volo diretto senza scalo...
Solita notte in treno, poi un’ora di bus, ed eccomi di nuovo in dacia il tempo è incredibile, fa caldissimo, tanto che andiamo al lago e ci facciamo un bel bagno…dopo la rinfrescata faccio 4 lanci prima di cena e riprendo da dove avevo lasciato.
Il primo nano dell’estate 2014…
Il giorno dopo decido di provare un altro approccio, tutti quelli che pescano a spinning usano al 99% minnow spoon oppure ondulanti finlandesi anti alga, io decido di provare la ranetta.
La mia esperienza di pesca a top water è pressoché nulla, i miei spot non si prestano per niente a tale tecnica, per cui, quando vedo aprirsi le ninfe davanti a me e la rana sparire mi vengono in mente gli scritti delle cannelle di Sebass e di non ferrare subito; tutto mi viene naturale, aspetto, cannello, ed ecco il mio primo luccio preso a galla!
Spocchioso tra me già penso,” bhe non c’è niente di difficile nel ferrare un pesce a rana…”peccato che il Dio della pesca abbia le orecchie lunghe e che sia anche parecchio vendicativo, perché in breve la mia presunzione sarà presto punita.
Dopo questo primo pesce il pomeriggio torno sul lago accompagnato dalla mia signora per farmi fare le foto (doppiamente borioso ero già certo di pescare)…peccato che da fotografare non ci sarà nulla, ho slamato un mare di lucci, ho visto cose incredibili, luccetti volare per prendere la ranetta, sbagliare attacchi su attacchi, ninfe aprirsi, bocche aperte per sbranare il piccolo anfibio di gomma, ed un mare di slamate, quel pomeriggio ed il giorno seguente avrò slamato tranquillamente una quindicina di pesci…però mamma mia emozionante la pesca a galla!!bellissima, da cuore in gola…peccato che le cose belle durino poco, per cui dopo una pioggia notturna con conseguente abbassamento delle temperature, la ranetta è tornata tutta acciaccata nella plano.
Anche quest’anno come ormai tradizione la pescata al nord con Dmitri è d’obbligo, però prima Lesha, il vicino di casa con l’hobby della vodka, decide di portarmi a pescare in un bel lago non troppo distante: 15 minuti di macchina ed eccoci al lago Lizhmozero
Il mio compagno di pesca è molto simpatico, la giornata è bella ed il tempo molto piacevole…
…peccato che anche in questo lago le taglie…
…non siano proprio da capogiro…
…anche qui, profondità ridotta…però il lago è proprio bello!
Vorrei farmi tutta una primavera oppure un autunno per provare a vedere le mamme e le nonne dei ragazzi che sono venuti a trovarci…
Siamo quasi a metà vacanza, il tempo scorre e siamo già a venerdì, per cui si parte di nuovo in direzione Kostomuksha…solite 8 ore di bus e sono di nuovo in compagnia dell’amico Dmitri e della moglie, serata a casa per raccontarsi gli ultimi avvenimenti dei mesi passati ed il giorno seguente, di mattina presto, stiamo andando a tutta forza verso l’hot spot.
L’idea del mio mentore era di andare su di un lago dove aveva avuto buoni risultati col figlio qualche mese prima (vari metro lucci ed altri pesci notevoli presi però a giugno quando fa ancora freddo…) peccato che giunti sul posto l’eccessivo affollamento, ci abbia consigliato di andare sul lago di Lom, che 3 anni prima era stato piuttosto avaro…
Quest’anno non è così tanto che non sono neanche le 9 di mattina che abbiamo già preso un decina di pesci, vista la levataccia occorre rifocillarsi e fare colazione alla maniera russa, per cui…
Colazione dei campioni: vodka putinka, cetrioli, pomodori e tortine di carne e cipolla, e torna subito il brio…
Picchiamo duro negli erbai e prendiamo un sacco di lucci, proviamo i big nelle acque aperte, però non si vede una pinna, allora decidiamo di andare dove il fiume si getta nel lago, ed anche lì…
I soliti lucci standard per dirla alla Dmitri, che comunque allietano la giornata…
E fanno divertire…
Alla fine saranno 26 lucci presi e quasi altrettanti tra gli slamati, gli inseguitori o quelli che hanno sbagliato l’attacco…giornata che come da tradizione finisce alle 23 passate, bevendo vodka nell’ormai solita izba.
L’indomani nella mezza giornata di pesca prenderemo solamente 8 lucci anche perché decidiamo di insistere nelle acqua aperte per provare a smuovere qualche pezzo fuori standard, peccato che come al solito il pezzone non arriverà…
Poco importa, quest’anno ho preso tanto pesce, molto di più rispetto alle volte prima e sono più che sicuro che pescando nei periodi giusti, anche nei luoghi più al sud, qualcosa di interessante lo vedrei.
Per ora mi accontento dei lucci standard e di aver lanciato le mie esche in queste acque paradisiache
Dmitri ha 51 anni e tra 4 anni andrà in pensione, mi diceva che non vede l’ora di smettere di lavorare perché anche se la pensione non sarà altissima basterà per pagare la benzina per il motore della barca e per andare a pescare tutte le volte che vorrà…
…a cosa serve avere i soldi se poi tanto sei in un ufficio o in fabbrica a lavorare quando invece fuori ci sono un mondo di cose da fare, di posti da vedere e di pesci da pescare…come dare torto al mio saggio amico russo?
Spero di non avervi annoiato troppo e mi scuso se sono stato troppo prolisso, però non era facile essere breve raccontando di 3 estati di vacanza; il mio sogno sarebbe di affittare una jeep e di esplorare l’estremo nord della Karelia che è praticamente disabitato per una vacanza di sola pesca in mezzo al niente!