Eccomi a raccontarvi fotograficamente le mie ultime uscite ad aspi fatte in Po dalla barca assieme al mio amico Giorgio.
Passano gli anni ed effettivamente gli aspi di bella taglia in quella zona si fanno sempre più desiderare... non che non si prendano beninteso ma quasi ogni volta bisogna cambiare esche e modi di recupero per averne ragione.
Ma prima metto un po' di foto:
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Mi fermo con le foto, anche perchè le taglie sono quelle, dal kg. e mezzo ai 4,5 kg. per ora non siamo andati oltre anche se alcuni davvero grossi hanno aperto o spaccato le ancorette!!!
Alcune note tecniche:
noterete dalle fotografie che noi amiamo prendere gli aspi con i minnows... perciò niente rotanti, ondulanti e ferraglia varia (non che non si prendano, beninteso, ma piace più a noi insidiare gli aspi con le imitazioni di pesce
Ci sono giornate che abboccano lanciandoli vicino a riva, soprattutto nei pressi delle prismate; altri che abboccano decisamente lanciando verso il centro del fiume ed altre ancora che amano abboccare solamente ad esche recuperate al rallentatore controcorrente. Certo che a leggere certe riviste che descrivono l'aspio come un pesce che attacca solamente le esche in veloce movimento mi scappa un pò da ridere... ma tanto queste cose già le ho vissute a suo tempo quando parlavano della pesca alla cheppia
Quali tipi di minnows? ... ci sono giornate che privilegiano i silent (tipo vecchi rapala 9 cm. count down), altre che sembra amino i rattling, a volte amano le tinte vistose (giallo fluo, arancio, rosso) ed altre che abboccano a quelle color "naturale".
Come regola generale però penso di poter affermare che d'inverno (le foto si riferiscono a dicembre/gennaio), gli aspi come gli altri predatori amino le esche che vengono recuperate lente e con regolarità.
Si comportano come la maggioranza degli altri pesci predatori, con il freddo il metabolismo rallenta e perciò sono poco propensi agli inseguimenti fin sotto la barca ed a compiere attacchi a galla... anche se le eccezioni possono avvenire anche durante la stessa giornata di pesca.
Noi utilizziamo preferibilmente pesciolini finti dai 5 ai 10 cm. (sinking classici, suspending, cranckbait...), che tengano bene la corrente e dalle forme sia slanciate che panciute (per verificare il gradimento dei pinnuti in quel preciso momento). Sembrano maggiormente gradire minnows dai movimenti frenetici e veloci ma a volte abboccano a pesci fermi sul posto o quasi, mossi solamente dalla corrente.
Insomma, l'aspio è un gran bel pesce da insidiare a spinning, soprattutto se uno prova a fare selezione e mira ai pesci di taglia (sopra ai 3 kg.).
Io lo considero un pesce astuto e guardingo perchè vedo che l'aspio di taglia generalmente attacca solamente quando si sente al sicuro, quando c'è silenzio e non ci sono rumori molesti come quelli causati da forti rumori o motori a scoppio che scorazzano lungo il fiume. Spesso i più belli ci hanno abboccato solamente molto lontano dalla barca
Ci sono giornate che si prendono decine di esemplari (un giorno Giorgio ne ha presi 30), ed altre che si fa fatica a prenderne 4 in 3 pescatori sulla barca... la nostra media è stata finora sui 4-5 pesci a testa, un gran divertimento, vi posso assicurare!
Le modifiche ai minnows:
Non teniamo i minnows così come li acquistiamo, dopo aver perso i pesci più belli (esemplari sopra ai 5 kg.) per l'apertura delle ancorette di serie ora mettiamo ancorette a tutta prova (tipo le Owner ST 51), oppure gli ami doppi (Owner SD 31) ed anche le ancorette barbarian con gli ardiglioni fuori perchè hanno gli ami forgiati e finora sono risultate eccellenti. Anche gli split ring ovviamente andiamo a sostituirli con quelli di maggiore tenuta.
C'è anche un'altra ragione... negli stessi posti abbiamo già agganciato anche diversi siluri (anche giganteschi) e perciò ancorette robuste possono aiutare parecchio, almeno ad avere ragione degli esemplari medi
Come canne utilizziamo attrezzi sull'oncia, oncia e mezza, ad azione parabolica se utilizziamo il trecciato (0,18), oppure maggiormente di punta se preferiamo il monofilo (0,28), questo per goderci di più i pesci e poi perchè siamo in barca in acque relativamente libere e possiamo persino seguire a motore gli esemplari più grandi (leggi siluri).
L'altra cosa che abbiamo notato è che - almeno in inverno - hanno finestre di attività precise ci colpo iniziano ad abboccare ed altrettanto di colpo smettono... abbiamo pescato anche con un amico rumeno che ci confermava tale cosa anche negli esemplari da lui pescati in Danubio.
A proposito di Danubio, là l'aspio sembra un pesce diverso rispetto al nostro... infatti lo prendono quasi solamente a galla perchè si nutre di "alburnus alburnus" una specie di nostra arborella che vive negli strati superficiali.
Qui da noi invece, malgrado la mascella tipo bass con il labbro inferiore maggiore di quello superiore - tipico dei pesci che vivono e si nutrono vicino alla superficie - l'aspio ha dovuto adattarsi ai pesci di casa nostra come barbi, bremes, gardon, perca, carpe e carassi, silurotti, piccoli aspi... insomma quasi tutte specie che prediligono vivere negli strati bassi ed intermedi... ecco perchè attacca maggiormente sul fondo e meno a top water (estate esclusa)... ecco perchè da noi rendono tanto gli shad in gomma con le teste piombate recuperati nei pressi dei fondali.
Ovviamente non penso di avere scoperto tutto di questo pesce... anzi - come da titolo - tutt'altro... ne so ancora pochissimo e spero anche con l'aiuto vostro di conoscere sempre di più sulle abitudini di questa meraviglia ittica.
Il mio sogno è catturarne un esemplare sopra ai 7 o 8 kg. e chissà che prima o poi... a forza di frequentare i posti giusti dove vivono questi big dei fiumi...
Ed infine, non credete a quelli che dicono che l'aspio tira pochissimo... è tutta gente che parla per sentito dire o che ha catturato solamente piccoli esemplari oppure che ne ha agganciato qualcuno a 40 metri di distanza... è ovvio che è arrivato a lui stremato... se invece lo si aggancia a pochi metri di distanza, già un esemplare di alcuni kg. ti apre le braccia solamente nell'attacco e nella prima fuga iniziale ti costringe a tenere la canna a due mani.
Non fate l'errore di tenere chiusa la frizione, o vi spezza il filo o vi raddrizza o spezza gli ami delle ancorette (ci è successo più di una volta), perciò frizione nel mulinello sempre un pò aperta e pronti magari a cedere filo se si nota che il pesce agganciato è di quelli davvero over.
Basta osservare com'è pinnato e la sua massa muscolare per capire che ho ragione... quelli grossi poi si piazzano di traverso e sfruttano la corrente a volte sembrano agganciati ad una fune e non si riece a spostarli di un metro... insomma vi auguro presto di avere incontri ravvicinati di questo tipo e poi... direte come me... evviva l'aspio!!!
... e passerete come noi l'inverno a cercare i giganti della specie
Ciao, Loris
Edited by Loris Ferrari - 29/1/2012, 22:12