Ciao a tutti
Mi riaffaccio attivamente sul forum dopo tanto tempo per pubblicare il report della mia ultima pescata al bass dal belly e di una bella cattura realizzata sabato scorso nel lago delle Piane, meglio noto come diga di Masserano, sito in provincia di Biella nel territorio del comune da cui deriva appunto la denominazione nota ai più.
Una premessa sullo spot.
Il lago delle Piane (cito la
pagina di Wikipedia) "è un invaso artificiale creato da uno sbarramento del torrente Ostola, tributario del torrente Cervo.
Il bacino è stato realizzato negli anni '60 per scopi irrigui ed ha un perimetro di 7,6 km, con lunghezza massima di 1,83 km e larghezza massima 1,34 km; la capacità di invaso è di 5,5 milioni di metri cubi. Viene gestito dal Consorzio di Bonifica della Baraggia Ovest Sesia che lo utilizza per alimentare la propria rete di canali irrigui a servizio della risicoltura."
Da quasi due anni la gestione delle attività di pesca ricreativa sull'invaso è stata acquisita dalla
C.V.A. Masseranolake, una società privata che fa capo ad Andrea Cerreia Varale.
Andrea è un appassionato di Carp Fishing e pesca in generale che ha deciso di imbarcarsi in un'impresa non semplice e che allo scopo ha predisposto una serie di servizi sia per il carp fishing (piazzole, barca di supporto, ecc.), sia per lo spinning (accesso all'acqua comodissomo da scivolo di alaggio e a pochi metri dall'auto, parcheggio comodissimo, possibilità di supporto per la ricerca di un B&B o altro alloggio in loco in caso di pernottamento).
La nosta tecnica preferita è consentita sia da riva che dal belly, secondo modalità, tempi e prezzi che trovate sul sito, e consente di insidiare lucci italici (non ci sono verdoni), reali e bass.
I riferimenti di Andrea sono i seguenti:
Mail:
[email protected]Cell.: +39 347 225 0491
Normalmente mi farei tagliare le palle piuttosto che parlare pubblicamente di uno spot buono, ma il caso è diverso.
Faccio il report perché è un posto meraviglioso: è uno degli spot più belli del nord-ovest per la pesca a bass, reali e lucci.
Un paradiso immerso in una cornice paessaggistica incantevole.
Ci sono tanti lucci, come detto, solo italici, reali a sfare e bass spettacolari.
In passato, per diversi anni (dal 2003 al 2008) sono andato a pesca a Masserano in belly ma a bracco, rischiando multazze e anche sanzioni peggiori visto che la pesca da 'natante'era totalmente bandita e dopo l'11 settembre 2001 la diga era diventata anche obiettivo strategico nazionale e pertanto sotto sorveglianza armata del nostro esercito
Ma visto il posto e i pesci dentro ci andavo lo stesso finche mi beccarono e mi appiopparono un multazzone. Me lo fece proprio Andrea all'epoca
Ora che la pesca è finalmente diventata lecita è davvero un piacere andare fin lì e passare una giornata in totale relax a insidiare pesci pettacolari.
E visto che il progetto imprenditoriale in cui si sta impegnando Andrea mi sembra portato avanti in modo egregio e meritorio, ritengo opportuno portarlo a conoscenza degli amici e di gran manici che saprebbero come sfruttare a proprio vantaggio il potenziale di catture del lago.
Ovviamente è un gesto di pura cortesia: non ci becco una centesimo e pago e continuerò a pagare i permessi giornalieri come tutti i clienti
Finito il pippone, veniamo alla ciccia delle boccacce verdi e sceme (sceme, forse...
!).
Sabato 7 salgo su per la prima pescata dell'anno a bass.
Ero fermo da ottobre scorso quando avevo fatto l'ultima pescata proprio a Masserano conclusa con un luccio di 87 cm fatto col miglior spinnebait al modno (secondo me
!): il Terminator Titanium T1 da mezza onza.
Ci ho le foto, ma il lucciozzo è impanato nella sabbia perché mangiò fondo e per slamarlo fui costretto ad andare a riva e appoggiarlo sulla sabbia.
L'acqua della diga è usata per riempire le risaie, quindi i livelli variano notevolmente nel corso dell'anno, e, al variare dei livelli, variano moltissimo anche posizione e comportamenti dei pesci.
Ora siamo a circa 5 metri dal tutto pieno, ma si arriva dalla situazione drammatica dello scorso anno con la siccità che aveva ridotto la portata a quasi un quarto della capienza complessiva che neanche le precipitazioni invernali sono riuscite a ristabilire a pieno.
Eccovi alcuni scorci di sto paradiso.
Tanto per darvi un'idea
Parto alle 9.30 di mattina coll'adrenalina a mille e l'acqua a 12° in superficie, quindi comincio a pescare in profondità supponendo di poter trovare i bass ancora fondi, ma nelle zone di transizione verso le secche che li accoglieranno per la frega.
E invece mi gelo le gambe e non sento una tocca per circa tre ore, finché arrivo in un'ansetta piccolissima coperta da erba e ramaglie galleggianti accumulate dal vento.
Mi viene un'intuizione, mi avvicino con la iRod Bub Tosh da punching e filo in mano flippo un Lake Fork Hyper Worm da 5 pollici piombato con un pallettone di tungsteno da 21 grammi al centro della tasca, in 15 cm d'acqua scarsi: un attimo dopo la calata parte un'onda da sinistra
!
Sento sul filo che il pesce ha sukato il vermozzo, aspetto un secondo e pianto la ferrata, ma la sbaglio clamorosamente, causa emozzione&ruzzine invernale
Recupero, mi do del coglione a ripetizione e, intanto che mi passano il tremore alle mani la e tachicardia, prendo la Rekkay con un jig bass patrol da mezza onza e lo poggio in mezzo alla sacca, proprio nel buco che aveva formato la ferrata maldestra.
Il bass torna e risento la mangiata, ma al secondo giro non sbaglio la ferrata e in pochi secondi ho il bass a guadino.
Un chilo e novecento di U-boot in formissima, ma ancora mezzo intontito dalla stagione invernale.
Trovato il pattern giusto continuo così per le ore che restano e ne manco un altro della medesima dimensione che mi rifiuta il worm all'ultimo secondo.
Poi ne stano altri 3-4 sempre grossi grossi che però, colle temperature più alte del pomeriggio, sono più mobili e mi vedono mentre arrivo a ridosso della struttura, evidentemente in modo troppo poco accorto.
Meglio sarebbe stato fermarmi a 5-6 metri e prima di flipparci dentro, pitchare silenziosamente il jig ai margini esterni.
Ma come detto, alla prima pescata dell'anno c'avevo un po' di ruggine nel cervello che andava ancora più lento del solito, ma conto di togliermela subito, perché se la temperatura dell'acqua sale di uno/due gradi entrano in piena attività di pre-frega e magari ci si diverte sul serio.
Tanto per concludere, sempre sabato da riva sono stati fatti 5 lucci italici, uno dei quali, meraviglioso, da 101 cm, a GALLA
!
Il posto è veramente complicato e servono esperienza e 'manico' per capire prima dove cacchio siano i pesci, e una volta capito, per riuscire a prenderli, ma vale davvero la pena.
Se andate obbligo rigoroso di usare i cavetti d'acciaio, almeno sulle herd-bait, perché i pesci che avrete più probabilità di incannare sono lucci e non è il caso di lasciargli l'artificiale in bocca